Verona, appello del centrodestra «Si ritorni alla messa in latino»

CORRIERE DELLA SERA
Domenica, 3 giugno 2001
RELIGIONE CATTOLICA

Verona, appello del centrodestra «Si ritorni alla messa in latino»

DURANTE LE FESTE
Verona, appello del centrodestra «Si ritorni alla messa in latino» Tornare a dire messa in latino. Almeno nelle occasioni importanti: Pasqua, Natale e Pentecoste. A Verona, come ha raccontato ieri il quotidiano Il Gazzettino, ben 69 esponenti politici, tutti di centrodestra, vorrebbero risentire la tradizionale liturgia così come si teneva prima della riforma del Concilio Vaticano II. Tra coloro che hanno firmato la petizione al vescovo della città, Flavio Roberto Carraro, considerato molto vicino al Papa, per chiedere il ritorno alla tradizione ci sono parlamentari, assessori, consiglieri comunali e provinciali. Tutti i partiti di centrodestra sono rappresentati, da Forza Italia ad An, dalla Lega al Ccd; e hanno firmato anche esponenti di Forza Nuova, il movimento di estrema destra. Tra gli altri ci sono i senatori Aventino Frau (eletto con Forza Italia) e Umberto Chincarini (Lega Nord), i deputati leghisti Federico Bricolo e Francesca Marini, e l'uscente onorevole azzurro Antonio Piva. Il vescovo, un cappuccino che va in giro con i sandali e predica la povertà francescana, in passato ha concesso la possibilità di celebrare la messa in latino la domenica nella Rettoria di Santa Toscana. Ma alla richiesta di estensione della «deroga» alla riforma del Concilio per ora ha risposto di no.




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