Poi fa autocritica: «Ho il dubbio di non aver fatto abbastanza»
MILANO - Arriva la conferma del cardinale Carlo Maria Martini: al compimento dei 75 anni si ritirerà a Gerusalemme, abbandonando la diocesi di Milano. «Al compimento dei 75 anni - ha detto l'arcivescovo di Milano leggendo ai fedeli la lettera pastorale della Diocesi Ambrosiana - presenterò la rinuncia obbedendo al Concilio. È un atto non formale che è utile al ricambio, al rinnovamento, a dare nuovo slancio operativo con persone nuove. Desidero terminare i miei impegni e tornare a Gerusalemme per pregare e studiare. Obbedirò al Papa, mi sembra che dopo 22 anni ci siano motivi che suggeriscano il ricambio, compresi gli acciacchi della vita».
AUTOCRITICA - C'è anche spazio per l'autocritica, nella lettera pastorale: a pagina 26 del documento l'arcivescovo ammette «di avere spesso faticato a comprendere i complessi meccanismi politico-sociali in atto», nei 22 anni di episcopato a Milano. Una città, questa, che «è stata in questi decenni il laboratorio e la patria di fenomeni di costume e di prassi politica che hanno segnato l'intera nazione». In questa realtà, «pur avendo desiderato di essere presente e di declinare la Parola in relazione a fenomeni emergenti, positivi e negativi, denunciando pure la corruzione e le logiche egoistiche talora soggiacenti a comportamenti collettivi o di gruppi - afferma Martini - mi domando se non si poteva fare di più».