Il clero cinese contro il Papa

IL NUOVO
(2 ottobre 2000, ORE 16.00)

Il clero cinese contro il Papa

Il clero cinese contro il Papa

In una riunione oggi a Pechino le Chiese ufficiali hanno deciso che le canonizzazioni celebrate ieri dal Papa sono "un insulto e un'umiliazione per la Cina".

PECHINO. La Conferenza episcopale cinese e l'Associazione cattolica patriottica, controllate dal partito comunista, hanno sottoscritto oggi l'indignazione del governo per le canonizzazioni di 120 martiri e si sono impegnate a ''schierarsi accanto al popolo in difesa della sovranità e della dignità nazionale''.
In una riunione oggi a Pechino, le Chiese ufficiali cattolica e protestante hanno concordato nella denuncia delle canonizzazioni celebrate ieri, festa nazionale della Cina popolare, che sono ''un insulto e un'umiliazione per la Chiesa cinese''. Il Vaticano, ha detto il presidente dell'Associazione delle chiese cristiane, reverendo Ding Guangxun ''è sempre stato un nemico del popolo cinese''.
Un editoriale domani del "Quotidiano del popolo", in parte reso pubblico oggi, accusa il Vaticano di ''aprire antiche ferite'' e di ''ingannare il mondo'' dicendo che le canonizzazioni di 120 persone macchiatesi di ''indicibili crimini'' sono un modo di ''porgere rispetto al popolo cinese''. Questi missionari, ''che non sono né santi né martiri, bensì veri peccatori'', arrivarono in Cina con le cannoniere degli invasori colonialisti e ''nessuno mai riuscirà a nascondere i loro crimini'', come stuprare, vendere oppio o saccheggiare, dice la voce del partito comunista. Il Vaticano a parole vuole migliorare le relazioni con la Cina, ma le canonizzazioni mostrano la sua vera faccia, aggiunge.
La Cina è pronta a sviluppare buoni rapporti con tutti i paesi, continua l'editoriale, ma ''non sacrificherà mai la sua sovranita' ''.
Il giornale cita un editoriale dell'agenzia vaticana "Fides", che a marzo ha definito le canonizzazioni una ''sfida'' al governo cinese, come prova della volonta' del Vaticano di riprendere il controllo sulla Chiesa cattolica cinese e di incoraggiare i cinesi contro il socialismo e il regime.
La Chiesa ufficiale cinese nomina autonomamente i suoi vescovi dagli anni Cinquanta, dopo la rottura con il Vaticano.
I cattolici cinesi sono circa dieci milioni, divisi tra la Chiesa ufficiale e quella clandestina perseguitata per la sua fedeltà al Papa.




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