L'anima di ogni apostolato

Giovanni Battista Chautard
L'anima di ogni apostolato
Edizioni Paoline, Roma 1967
Pagg. 311 - Lire 500


     Questo libro è ormai entrato fra i classici della letteratura spirituale. La sua tiratura, che si aggira attualmente sui 300.000 esemplari, giustifica ampiamente tale affermazione. Attraverso le sue pagine l'Abate Chautard, che in vita diresse spiritualmente innumerevoli sacerdoti, continua il suo apostolato, che si riassume nell'attuazione delle direttive di S. Bernardo, il quale insegna che i pastori d'anime non devono limitarsi ad essere canali della grazia, ma devono esserne le conche, da cui la grazia trabocca dopo aver imbevuto il recipiente.
     Lo Chautard si era ritirato a 19 anni nella Trappa di Aiguebelle per fuggire dal mondo. Ma il suo destino fu proprio di continuare a vivere nella più travolgente attività, a contatto con le anime, coi governanti, con le comunità lontane dalla Francia, persino in ambienti pagani. Questo contrasto non desiderato, ma accettato come espressione della volontà di Dio, affinò la sua sensibilità ascetica, allargò la sua comprensione, diede alla sua spiritualità il sigillo di un'esperienza varia e lunga, vissuta fino alla sofferenza.
     Qualche aspetto della sua tesi può sem-brare a prima vista esagerato, come il valore da lui attribuito ai mezzi secondari di apostolato; in questo settore bisogna tener presente il tempo nel quale egli scriveva, in cui era sensibile il pericolo del movimento che passò alla storia sotto il nome di americanesimo. Bisogna altresì integrare il suo pensiero con l'insegnamento pontificio più recente, che ha attribuito una grande missione — pur se sussidiaria — a tutte le espressioni della vita intellettuale, tecnica, artistica. Ma la sua ardente affermazione del primato dei mezzi soprannaturali conserva e conserverà l'attualità.




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