Pier Giorgio Liverani
Dizionario dell'Antilingua
Le parole dette per non dire
quello che si ha paura di dire
Edizioni Ares (Via Stradivari n. 7 - 20131 Milano), Roma 1993
Pagg. 136 - Lire 20.000
L'Antilingua, ha detto Italo Calvino, è un
gergo in cui i significati sono costantemente allontanati, relegati in fondo
a una prospettiva di vocaboli che di per sé stessi non vogliono dire niente
o vogliono dire qualcosa di vago e sfuggente: gergo caro a quella parte della
cultura italiana che del significato vero delle parole ha paura.
Questo Dizionario dell'Antilingua è un elenco
completo, ragionato e documentato dalla a alla zeta di tutte le "a-parole",
cioè le parole falsificate o rese vuote da un "potere" che come quello
descritto da Orwell in appendice a 1984 ricerca il monopolio della
lingua (e dei suoi trasmettitori, i media) non soltanto con l'intento di
"fornire un mezzo di espressione per la concezione del mondo e per le
abitudini mentali proprie dei suoi seguaci, ma soprattutto per rendere
impossibile ogni altra forma di pensiero".
È la strategia che Pier Giorgio Liverani
smaschera e documenta puntigliosamente in ogni voce di questo allarmante
Dizionario fatto di parole-menzogna spesso rese asettiche ed
emotivamente "morbide" dai paludamenti del linguaggio legale, scientifico o
dell'ideologia vincente e che parlano di "frutto del concepimento" anziché
di "figlio", di "diritti civili" per dire aborto, contraccezione, eutanasia,
omosessualità.
Pier Giorgio Liverani, veronese, laurea in giurisprudenza, coniugato, tre
figli, oltre quarant'anni di giornalismo nei quotidiani cattolici, vive e
lavora a Roma. È stato direttore di Avvenire (presso il quale continua
la sua attività professionale come collaboratore ed editorialista), per due
trienni membro della Commissione ecclesiale della Cei per le comunicazioni
sociali, per nove anni presidente diocesano dell'Azione cattolica di Roma.
Particolarmente impegnato sui temi dell'etica e della vita, ha pubblicato
presso le Edizioni Ares Aborto anno uno (due edizioni: 1979 e 1981)
ed è membro del direttivo nazionale del Movimento per la vita. Tra le altre
recenti pubblicazioni: L'uso cristiano dei beni (Edizioni Paoline,
1993).
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