2) In precedenza si era avuta (Istruzione della Congregazione per il Culto divino in data 20 ottobre 1969; Notificazione della stessa Congregazione in data 14 giugno 1971; Notificazione della stessa Congregazione in data 28 ottobre 1974) la concessione a sacerdoti anziani o impediti, alla mortificante condizione che le celebrazioni avvenissero "sine populo". Il 15 novembre 1971 un indulto era stato accordato da Paolo VI ai Vescovi di Inghilterra e Galles. In Italia si consentiva qua e là, anche ufficialmente, la regolare celebrazione di Messe "tridentine" (così ad esempio a Torino, Venezia, Padova). Del tutto particolare, e assai significativo, era il caso di Roma: nella diocesi del Papa non solo si è sempre avuta una pluralità di celebrazioni regolari, ma il Vicariato (con il card. Dell’Acqua prima, con il card. Poletti poi) metteva a disposizione dell’Associazione Una Voce una chiesa, seppure in pessime condizioni.
3) Cfr. Una Voce, Notiziario n. 28-29, ottobre-dicembre 1975, pp. 22-24: citazioni testuali dei brani dei due discorsi del Papa sono ivi riportati nella nota 1.
4) Il brano è tratto dalla lettera con la quale i cardinali Bacci e Ottaviani il 25 settembre del 1969 sottomisero a Paolo VI il Breve esame critico del "Novus Ordo Missae" (Roma 1969), opera di uno scelto gruppo di teologi, liturgisti e canonisti di diverse nazioni e tendenze, promossa e realizzata in Roma dall’Associazione Una Voce-Italia.
5) Sacrosanctum Concilium, n. 54.
6) Raccomandazione riferita dal card. G. Villot, Segretario di Stato, con lettera al Congresso nazionale dell’Associazione Santa Cecilia del 30 settembre 1973.
7) Apostolorum Limina, aprile 1974.
8) La S. Congregazione per i Sacramenti e il Culto divino, articolantesi in due distinte sezioni; cfr. la Costituzione Apostolica Constans Nobis studium dell’11 luglio 1975. Sui retroscena che accompagnarono tale ristrutturazione cfr. la nota pubblicata in Una Voce - Notiziario, n. 28-29, ottobre-dicembre 1975, p. 22 sgg.
9) "Grandi attese ma anche qualche delusione segnano i trentatré giorni di Papa Luciani", in Corriere della Sera, 4 ottobre 1978. Si veda in proposito Una Voce - Notiziario, n. 46-47, agosto-dicembre 1978, pp. 17-18
10) I dati dell'inchiesta vennero presentati sulla rivista della Congregazione (Notitiae, n. 185, dicembre 1981, p. 1-16. In uno studio inviato al Santo Padre (poi pubblicato su Una Voce - Notiziario, n. 60-61, gennaio-luglio 1982, pp. 3-7) fummo in grado di provare le manchevolezze dell'inchiesta, la non veridicità dei dati presentati, il carattere coscientemente mistificatorio e fraudolento delle conclusioni. E' forse con un tacito riferimento a questo nostro argomentato studio che nella lettera Quattuor abhinc annos, con la quale venne annunciato l'indulto pontificio, l'asserzione dell'inchiesta che quello della Messa tridentina era problema "inesistente" fu liquidata con un icastico "cum autem problema idem perduret..." che faceva definitiva giustizia della credibilità dell'inchiesta stessa. Ai pretesi risultati di quella inchiesta hanno fatto costantemente riferimento alcuni strenui avversari dell'indulto — come ad esempio i padri Falsini, Dell'Oro, Della Torre — estremamente critici nei confronti del provvedimento pontificio.
11) Il testo della lettera dei quaranta chierici protestanti contro il Papa è pubblicato integralmente (ma con l'omissione dei nomi dei firmatari) da F. Dell'Oro, in Rivista Liturgica, LXXII, 1985, pp. 162-164.
12) Le citazioni sono tratte dalla traduzione italiana della protesta di mons. Hurley pubblicata da F. Dell'Oro, in Rivista Liturgica, LXXII, 1985, pp. 160-161.
13) Cfr. F. Dell'Oro, in Rivista Liturgica, LXXII, 1985, p. 160.