Presentazione dell'O.d.G. al Consiglio Comunale (o Provinciale)

CONTRO LA LEGALIZZAZIONE
DELLA "FAMIGLIA OMOSESSUALE"

     Sig. Presidente, Sig. Sindaco, Sigg. della Giunta,
     Cari consiglieri comunali,
     i firmatari della proposta di O.d.G. contro la legalizzazione della "famiglia" omosessuale ritengono che l’omosessualità NON deve essere tutelata né promossa dalle leggi del nostro Paese.
     Questo vizio, contrario alla Legge di Dio, ripugna alla nostra coscienza che respinge il profondo disordine morale dell’omosessualità.
     Nel corso dei secoli, infatti, l’omosessualità è stata non solo condannata dalla Chiesa e dalla coscienza dell’Occidente cristiano, ma anche combattuta dalle sue leggi civili e religiose, che l’hanno sempre bollata d’infamia.
     Ma oggi, esattamente opposta alla nostra è l’opinione del Parlamento europeo. Nella risoluzione A3-0028/94, approvata l’8 febbraio 1994, il massimo organismo politico occidentale ha voluto promuovere quel vizio abominevole, considerandolo come un valore positivo ed esortando gli Stati membri dell’Unione Europea a legalizzarlo.
     Quest’infame risoluzione del Parlamento Europeo prevede, infatti, che gli Stati membri legittimino l’istituzione di una forma di "matrimonio omosessuale", comprendente la possibilità di adozione di bambini da parte di coppie conviventi.
     Quindi, il Parlamento Europeo pretende che l’Italia legalizzi e promuova l’omosessualità! E se la stragrande maggioranza degli italiani che la pensano come noi, non faranno nulla, è proprio questo che accadrà, e a breve scadenza.
     Ma è questa la società che noi cristiani desideriamo per i nostri figli?
     E’ per questo che promuoviamo questo O.d.G. allo scopo di evitare che questo accada.
     I deputati che hanno votato quella scandalosa risoluzione farebbero bene a meditare quel passo di san Paolo Apostolo nella sua Lettera ai Romani: "Pur conoscendo la condanna divina, che punisce con la morte quelli che commettono tali infamie, essi non soltanto le commettono, ma persino approvano quelli che le fanno" (Rom. 1, 32).
     In nome di quale spudorata audacia, di quale incredibile sfida, di quale volontà blasfema, quel Parlamento pretende d’imporre la sua empietà alla nostra Italia cattolica?
     Intanto i mass media amplificano lo strepitio di una minoranza arrogante, organizzata nelle associazioni "per la liberalizzazione omosessuale"!
     E questa minoranza non si limita a praticare il vizio contro natura, ma osa rivendicare il diritto di renderlo pubblico, esaltandolo spudoratamente come se fosse uno "stile di vita" non meno degno di quello normale, e celebrando feste dedicate all’ "orgoglio omosessuale".
     Con questa spudoratezza l’omosessualità non è vissuta come un disordine di cui vergognarsi e da tenere nascosto, ma come un valore positivo da esibire ed ostentare, come un "diritto civile" da legalizzare e promuovere.
     Il fine dichiarato di tutta questa campagna propagandistica è, insomma, quello di "omosessualizzare" la società. Si pretende, cioè, di espellere dalla mentalità comune e dalla società civile il modello tradizionale della famiglia cristiana, sostituendolo con aberranti forme di convivenza contro natura, che servono solo a sancire la ricerca del piacere più sregolato, in spregio di ogni legge morale.
     Ma è una rivoluzione morale e sociale che, se verrà realizzata, produrrà effetti devastanti.
     La citata risoluzione del Parlamento Europeo infatti, qualora fosse veramente applicata, produrrebbe conseguenze rovinose sulla formazione psicologica e morale dei giovani.
     Abituandosi a vivere in un ambiente caratterizzato dalla confusione dei sessi e dei ruoli e dalla promiscuità tra famiglie normali e "famiglie" omosessuali, i giovani si convincerebbero che i fondamenti perenni dell’ordine sociale cristiano non hanno più senso, e immersi in questo ambiente perverso, imbevuto di relativismo, finirebbero col considerare l’omosessualità come una innocua scelta fra le altre.
     Ebbene, bisogna farla finita con questo processo di degradazione morale e civile dalle rovinose conseguenze!
     Siamo sicuri che anche voi, come noi, rifiutate di accettare il "modello familiare" omosessuale, nella convinzione che solo sulla famiglia cristiana tradizionale riposano l’equilibrio della convivenza civile, la vera pace sociale e l’avvenire dei nostri figli.
     Pertanto, vi chiediamo di approvare l’O.d.G. da noi proposto per esigere dalle autorità nazionali ed europee:
     a) di impedire la propaganda e la legalizzazione delle cosiddette "famiglie omosessuali";
     b) di proteggere le nostre famiglie mediante leggi appropriate che rispettino i principi naturali e cristiani su cui si basa la nostra civiltà europea.
     Con il vostro contributo, e soprattutto con l’aiuto di Dio, porteremo avanti questa campagna, fino al giorno in cui le autorità politiche cancelleranno definitivamente la scandalosa risoluzione del Parlamento Europeo, per sostituirla con una nuova normativa che tenga conto dei veri interessi delle famiglie italiane ed europee.
     Il Parlamento Europeo pretende che l’Italia promuova giuridicamente l’omosessualità, fino al punto di istituire un "matrimonio" omosessuale che comporti la possibilità di ricevere bambini in adozione.
     Se la risoluzione del Parlamento Europeo acquisterà forza di legge, il matrimonio e dunque anche la famiglia verranno minati nel loro stesso fondamento.
     Pertanto, vi chiediamo di approvare questo O.d.G. contro la legalizzazione della "famiglia" omosessuale. Insieme, potremo vincere questa battaglia.
     Grazie.




Testo dell'O.d.G.


Contro la legalizzazione della famiglia omosessuale