Lo stendardo

Alexander Lernet-Holenia
Lo stendardo
Adelphi Edizioni, Milano 1989
[ISBN-88-459-0695-7] Pagg. 309 - Lire 24.000


     Negli ultimi mesi della prima guerra mondiale, sul fronte balcanico ormai disfatto, nasce un amore fra l’alfiere Herbert Menis e la bella Resa Lang. Un amore travolgente, stendhaliano e hofmannsthaliano, che sembra fuori tempo, nello scenario di rovine ormai moderne in cui si situa — così come fuori tempo appare, nelle sue splendide uniformi, il reggimento di cavalleria a cui il protagonista appartiene. Ma è proprio quello scarto di tempi, quel rispecchiarsi e e momentaneo confluire di mondi paralleli a dare a questo romanzo una vibrazione estrema, un’accensione esaltante, nella leggerezza e in una sorta di incosciente allegria come pure nella cupezza demoniaca.
     Pubblicato nel 1934, Lo stendardo, qui presentato in una nuova traduzione, timane oggi, insieme alla Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth, il grande messaggio di congedo della civiltà absburgica, stretto nelle mani di un alfiere della letteratura, come una logora e nobile insegna.

     Di AlexanderLernet-Holenia (1897-1976), uno dei grandi narratori austriaci del nostro secolo, sono già apparse presso Adelphi le seguenti opere: Il barone Bagge, Il Signore di Parigi, Il conte di Saint-Germain, La resurrezione di Maltravers, Marte in Ariete, Il giovane Moncada. A lui si deve una celebrata traduzione dei Promessi Sposi.




[ Libri Narrativa ] — [ Home Page ]