Note a "Diagnosi prenatale e aborto selettivo"

     1) F. Mantegazza, Tecnologie per la diagnosi prenatale, "Medicina e Morale", 1982/1, p. 73.

     2) F. Mantegazza, art. cit., pp. 72-73.

     3) F. Mantegazza, art. cit., p 74.

     4) B. Orsini, Aspetti politico-organizzativi per la prevenzione delle malattie genetiche, "Medicina e Morale", 1982/1, p. 9. L’A. rimanda a J. Fletcher, Prenatale diagnosis of the hemoglobinopathies. Etical issues, in "Am. J. Ostet. Gynecol.", sett. 1979. Cita anche l’affermazione di J. Dancis: "Sappiamo che l’amniocentesi comporta rischi immediati molto piccoli per la madre e per il figlio, ma i dati che riguardano gli effetti a distanza devono ancora venire raccolti." (J. Dancis, La diagnosi prenatale delle malattie ereditarie, in "Genetica Generale", Bologna, 1978)

     5) Cfr. B. Orsini, art. cit., p. 11.. Vedi in particolare AA.VV., La diagnosi prenatale di malattie genetiche. Esperienze, prospettive, problemi, in "Il Progresso Medico", 15 agosto 1981.

     6) L. Frigerio, Memorandum sulle ricerche endouterine tese ad individuare embrioni o feti tarati e sulle manipolazioni dello zigote (pro manuscripto), Milano, 1983.

     7) B. Häring, Medicina e manipolazione, Roma, 1976, pp. 276-277.

     8) A. Serra, Problemi etici della diagnosi prenatale, "Medicina e Morale", 1982/1, pp. 52-53. Rimanda a Simoni C. e coll., Cytogenetic findings in 4952 prenatal diagnoses. Avr italian collabovative study, in "Hum. Genet.", 60, 63-68, 1982.

     9) Citazione in A. Serra, art. cit., p. 53.

     10) Cfr. D. Tettamanzi, La comunità cristiana e l’aborto, Bari, 1975, p. 251 ss..

     11) Mac Intrye M.N., Professiontal responsability in prenatal genetic evaluation, "Birth Defects, Orig. Art.", Series 8, 1972, p. 35.

     12) "Neppure può essere preferita una vita nei confronti di un’altra: sul piano essenziale, la vita dell’uomo non ha né un più, né un meno, perché ogni vita umana è un assoluto. Si potrà parlare di differenze nella linea dei valori secondari, ma questi non possono creare nessun dilemma, nessuna contesa di scelta tra vita e vita." (Card. G. Colombo, Per la liberazione dell’uomo, Milano, 1971, p. 51)

     13) Dichiarazione sull’aborto procurato, n. 14. E nel n. 25 leggiamo, tra l’altro: "Non esiste quaggiù un male assoluto, fosse pure l’orribile sofferenza di allevare un bambino deficiente. È questo il rovesciamento di valori annunciato dal Signore: Beati coloro che piangono, perché saranno consolati (Mt. 5, 5). Sarebbe un volger le spalle al Vangelo, se si misurasse la felicità con l’assenza delle sofferenze e delle miserie in questo mondo."

     14) B. Orsini, art. cit., p. 8.

     15) Dichiarazione sull’aborto procurato, nn. 21-22.

     16) F. Canova, L’aborto da un punto di vista medico, in AA.VV., Sì o no all’aborto?, Alba, 1976, pp. 76-77.

     17) Così Adele Faccio, cit. nell’editoriale Il valore assoluto della vita, "Avvenire", 16 marzo 1975.

     18) F. Canova, l. c., pp. 77-78.

     19) A. Serra, art. cit., p. 57.

     20) B. Häring, op. cit., p. 277.

     21) Ibid.