Gesù risorge dal Sepolcro

La morte, ultima nemica, è distrutta

La morte, ultima nemica, è distrutta




     Prima che cali la sera del venerdì il corpo di Gesù, deposto dalla Croce e avvolto in un lenzuolo, è collocato nel sepolcro nuovo scavato nella viva roccia e ceduto dal buon Giuseppe d'Arimatea. Il sepolcro venne chiuso con una pesante pietra, sigillato e vegliato da un corpo di guardia, perché nessuno andasse a trafugare il corpo del Martire Crocifisso.
     Ma il terzo giorno, come aveva predetto, Gesù esce dalla tomba, vivo, glorioso, splendente più del sole.
     Gesù di Nazareth è risorto!
     Un Angelo sfolgorante, sceso dal cielo, rovescia la pesante pietra che chiude la tomba. I soldati di guardia scappano terrorizzati; quando le pie donne arrivano per ungere di profumi il corpo del Salvatore, l'Angelo dice loro: "Voi cercate Gesù di Nazareth; non è qui! Egli è risorto, come aveva detto".
     Gesù, raggiante di gloria, appare alla Madre sua, che ansiosa attendeva il ritorno del Figlio, a Maria Maddalena, all'Apostolo Pietro, ai discepoli di Emmaus, ai Dodici Apostoli più volte.
     La Risurrezione è la prova suprema che Gesù è veramente Dio; soltanto come Dio, unico autore della vita, poteva riprendere la vita.
     Questo fatto storico, supremo miracolo del Redentore, è garanzia infallibile di tutti i trionfi del Cristianesimo, e della finale nostra risurrezione.

     Gesù è Colui che morendo distrusse la morte e risorgendo ci restituì la vita, la futura gloriosa immortalità nei cieli.




Gesù istituisce la Chiesa


Il Vangelo del fanciullo