Gesù risuscita un giovanetto
Il ritorno alla vita e alla grazia
Gesù non solo insegna, ma opera miracoli d'ogni genere per dimostrare che è Dio. Guarisce gli ammalati, dà la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, fa parlare i muti e camminare gli storpi, caccia il demonio, calma il mare in tempesta, persino risuscita i morti; così nelle anime si accende la fiamma della fede in Lui, e si crede che Gesù è Dio.
Un giorno Gesù è in cammino verso Naim, una borgata della Galilea; sono con Lui i discepoli e molta gente. Giunti all'ingresso del paese, incontra tante persone che accompagnano alla sepoltura un fanciullo, l'unico figlio d'una vedova.
Gesù, vedendo quella madre desolata, si commuove e le dice: "Non piangere".
I portatori si fermano, Egli si accosta alla bara e, stesa la mano onnipotente, ordina al morto: "Giovanetto, ti comando, alzati!".
Sull'istante il fanciullo si leva e comincia a parlare. E Gesù, lo prende per mano e lo consegna alla madre.
Davanti a quel portentoso miracolo, tutti rimangono sbalorditi e danno gloria al Signore.
È questa la prima delle tre resurrezioni operate da Gesù! Il Padre ha trasmesso al Figlio, Gesù il Cristo, il potere di risuscitare, non solo dalla morte fisica, ma anche dalla morte spirituale del peccato alla vita della grazia.
Aiutiamo i bisognosi. Se morti alla grazia andiamo al Sacerdote: il solo che ha il potere di ridonare all'anima la vita.