Il vero pastore

Come il Padre ha mandato me, così io mando voi!

Come il Padre ha mandato me, così io mando voi!




     Gesù percorre più volte in lungo e in largo la Palestina, dovunque predica l'Eterna Parola, dando al suo pensiero la forma più trasparente e più semplice per essere da tutti compreso.
     Un giorno ai Farisei parla così: "Io sono il vero Pastore, che dà la vita per le sue pecorelle. Il mercenario, cioè chi non è pastore e non ha pecorelle proprie, quando vede avvicinarsi il lupo lascia le pecorelle e fugge; così il lupo le sbrana e le disperde.
     Il mercenario scappa perché a lui interessa la paga, ma non gli importa per nulla la sorte delle pecore
".
     Gesù invece dichiara: "Io sono il vero Pastore; conosco le mie pecorelle ed esse conoscono me, come il Padre conosce me ed io conosco il Padre. Per le mie pecorelle dò la vita. Ma ne ho altre... che non fanno parte di questo ovile; anche quelle è necessario che Io guidi; e ascolteranno la mia voce, e si farà un solo gregge sotto un solo Pastore".
     Gesù l'autentico, unico, universale Pastore degli uomini; Egli affronterà e sopporterà per le sue pecorelle qualunque sacrificio, i dolori più atroci, morrà sulla Croce, per farci vedere che ci ama e ci vuole salvi a tutti i costi.
     Come non riamarLo e seguirLo?

Il Pastore divino continua a vivere nel sacerdozio. Il Sacerdote cattolico è sincero amico delle anime; va alla ricerca di quelle sbandate per condurle a quel Gesù che S. Pietro chiama: " Pastore e custode delle anime nostre".




Gesù offre i suoi doni


Il Vangelo del fanciullo